Questo sarà il primo di una serie di post che andrò a pubblicare nei prossimi giorni, e che riguarderanno gli avvenimenti succedutisi nel corso degli ultimi mesi. Avvenimenti che hanno reso definitivamente il calcio italiano qualcosa di simile ad una macchietta.
Cominciamo dalla telefonata registrata tra Lotrito ed un dirigente din una società calcistica. Lotrito, con il suo inconfondibile stile, aveva testualmente affermato che non era accettabile il fatto che una società come il Carpi od il Frosinone potesse affacciarsi a platee di alto livello come quelle della serie A. Ne avrebbero sofferto, in modo indicibile, i rendimenti dei diritti televisivi, in quanto queste società calcistiche di aree metropolitane non rilevanti, come Carpi e Frosinone ad esempio, non possono attrarre pubblico e di conseguenza abbassano il valore complessivo della serie A: a chi interessa vedere in televisione, pagando, una partita col Carpi o col Frosinone? Ai tifosi, pochi, di dette squadre sicuramente, ma al grande pubblico no. Quindi c’era da trovare il modo per non far arrivare squadre simili nel massimo campionato.
Al di là delle valutazioni tecniche specifiche, saltano all’occhio un paio di particolari non irrilevanti. Lotrito, presidente della Lazio, è consigliere federale e grande elettore di quel fenomeno di Tavecchio, presidente della federazione dopo il fallimento della spedizione in Brasile della nazionale. In che veste Lotrito ha espresso quei giudizi su Carpi o Frosinone? In veste di presidente della Lazio? Giudizi fuori luogo. In veste di consigliere federale? Peggio che mai, perché essendo uomo che rappresenta un’istituzione non dovrebbe mai e poi mai esprimersi in tal modo.
In una nazione normale, dopo un’estensione del genere il minimo che il presidente federale avesse dovuto fare sarebbe stato quello di allontanare, con sonore pedate, un tipo del genere dalle stanze del potere. Tavecchio, invece, si è limitato a togliere qualche delega al buon Lotrito, che è rimasto al suo posto di consigliere e grande elettore del presidente stesso. Come dire “hai fatto una vaccata, per la quale meriteresti di ricevere un buffetto, e mi raccomando, non farlo più”.
Non c’è male.